Giorgia Meloni difende il turismo italiano: Conte ribatte accusando la leader del Governo di parlare “direttamente da Marte”.
Il botta e risposta tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein sul turismo in Italia ha attirato l’attenzione di Giuseppe Conte. La presidente del Consiglio ha accusato parte dell’opposizione di diffondere informazioni non veritiere, mentre il leader del Movimento 5 Stelle ha contestato la sua narrazione, puntando il dito contro le scelte del Governo. Ecco, a seguire, le sue dichiarazioni in post pubblicato su X (ex Twitter).

Giorgia Meloni difende il turismo ed attacca le opposizioni
Sui social, Giorgia Meloni ha attaccato duramente chi, secondo lei, dipinge un’Italia turistica in crisi per ragioni politiche. Ha definito “vergognoso” che si diffondano “informazioni non veritiere” capaci di “danneggiare l’immagine e gli interessi dell’Italia“. La Premier ha sostenuto che anche Elly Schlein abbia contribuito a questa narrazione negativa.
Per ribaltare tale percezione, ha citato i dati del Ministero dell’Interno provenienti dalla banca dati “Alloggiati web” della Polizia di Stato, che – a suo dire – mostrerebbero un quadro positivo, con “arrivi in crescita e milioni di visitatori nelle nostre strutture ricettive“.
Giuseppe Conte non ci sta e risponde alla Premier
La replica dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte non si è fatta attendere. In un post su X (ex Twitter), ha ironizzato: “Meloni direttamente da Marte poco fa ha detto che sulle vacanze va tutto bene“.
Il leader del Movimento 5 Stelle ha criticato l’ottimismo della Premier, sottolineando che “mentre dilagano i rincari su tutto, aumenta la pressione fiscale e crolla il reddito reale delle famiglie“, il Governo “si preoccupa solo di aumentare i rimborsi a qualche ministro e sottosegretario e di coprire di miliardi la lobby delle armi“.
Conte ha inoltre accusato l’esecutivo di immobilismo: “Dopo oltre 1000 giorni di Governo, non ha una soluzione: solo no a tutto, dal salario minimo alle misure contro il carovita che abbiamo proposto. E poi la solita ricetta: vittimismo e guscio da Calimero“.